Per dato personale si intende: qualsiasi informazione che riguardi:
- persone;
- società;
- enti;
- associazioni identificati o che possano essere identificati anche attraverso altre informazioni, ad esempio, attraverso un numero o un codice identificativo.
Sono dati personali: nome e cognome o denominazione; indirizzo o sede; codice fiscale; ma anche una foto, la registrazione della voce di una persona, la sua impronta digitale o vocale.
Particolare attenzione, e una maggiore protezione, sono rivolte ai dati sensibili, cioè ai dati personali che “possono rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose o di altra natura, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati o associazioni, lo stato di salute e la vita sessuale delle persone”.
I soggetti pubblici:
- possono trattare dati, a prescindere dal consenso, soltanto per il perseguimento di finalità istituzionali e nell'ambito di norme di legge o regolamentari. L'informativa, invece, deve essere sempre data, in quanto non vi sono eccezioni specificamente a favore della pubblica amministrazione; valgono, perciò, le medesime regole stabilite per i soggetti privati;
- devono dotarsi di norme regolamentari specifiche che garantiscano i diritti fondamentali riconosciuti dalla legge;
- possono diffondere dati personali solo se ciò è ammesso da una specifica disposizione di legge o di regolamento.
È vietato diffondere dati personali idonei a rivelare lo stato di salute o informazioni da cui si possa desumere, anche indirettamente, lo stato di malattia o l´esistenza di patologie dei soggetti interessati, compreso qualsiasi riferimento alle condizioni di invalidità, disabilità o handicap fisici e/o psichici.